In questa pagina affrontiamo il tema delle Sanzioni HACCP
Quali multe in caso di violazione o mancata ottemperanza delle norme relative alla sicurezza alimentare?
Le sanzioni (CLICCA QUI per visualizzare il prontuario completo) per coloro che non rispettano le norme sull’igiene e la sicurezza alimentare, possono essere di notevole entità (essendo in gioco la salute pubblica).
Come evitare le sanzioni
Spesso riceviamo richieste da parte di operatori del settore che si lamentano dei controlli subiti da parte dell’autorità ispettiva ovvero per l’irrogazione di una multa a causa della mancanza o errata applicazione del Piano di Autocontrollo HACCP. Molto (troppo) spesso infatti ci si affida a documenti fotocopia ovvero operatori improvvisati il cui unico scopo guadagnare qualche euro.
Per evitare multe e sanzioni è sufficiente dotarsi di un Manuale di Autocontrollo HACCP, redatto tecnici specializzati e personalizzato in base alle specifiche peculiarità della singola attività alimentare grazie al quale definitre un sistema di trattamento e cura degli alimenti in grado di garantirne l’igiene e la sicurezza.
Le sanzioni HACCP nella prima normativa
La prima norma HACCP introdotta nell’ordinamento giuridico Italiano è il D.lgs 155/97, abrogato successivamente dal D.lgs 193/07.
Il Decreto Legislativo 155/97, “attuazione delle direttive 93/43/CEE e 96/3/CE concernenti l’igiene dei prodotti alimentari”, definisce le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salubrità dei prodotti alimentari. All’articolo 3 si fa riferimento alle azioni di autocontrollo che il responsabile dell’attività alimentare deve garantire durante la fase di preparazione, trasformazione, fabbricazione, confezionamento, deposito, trasporto, distribuzione, manipolazione e vendita del prodotto alimentare. Per facilitare la corretta applicazione di quanto previsto in suddetto articolo, viene predisposto il manuale di corretta prassi igienica (articolo 4) che definisce i punti di controllo e consente la tutela igienico-sanitaria. L’articolo 8, infine, definisce le sanzioni.
Il Decreto Legislativo 193/07, “attuazione della direttiva 2004/41/CE relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari nel medesimo settore”, abroga e sostituisce il Dlgs 155/97. Le sanzioni vengono definite dall’articolo 6.
Il regolamento CE 852/2004 “sull’igiene dei prodotti alimentari” definisce come condizione necessaria quella di garantire un livello elevato di tutela dei consumatori in merito alla sicurezza degli alimenti al fine di non incorrere in sanzioni haccp.
Le procedure per evitare le sanzioni HACCP
Per la sicurezza degli alimenti devono essere avviate procedure di sicurezza basate sul sistema di autocontrollo HACCP. I requisiti del sistema HACCP devono essere flessibili al punto da poter essere applicati in diverse situazioni. Le autorità competenti, i responsabili e gli operatori del settore alimentare devono collaborare per far in modo che i controlli vengano effettuati nella maniera più efficace possibile.
Sanzioni sono previste anche nel caso in cui il datore di lavoro non abbia un valido attestato HACCP o non verifichi che i propri dipendenti abbiano ottenuto la certificazione per lavorare.
Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva delle sanzioni haccp previste a seconda dell’inadempienza compiuta:
IL PRONTUARIO DELLE SANZIONI
Inadempienza | Sanzione | Nota |
---|---|---|
Attività di macellazione di animali, di produzione e preparazione di carni in luoghi diversi dagli stabilimenti o dai locali riconosciuti ai sensi del Reg. CE n. 853/04; | Arresto da sei mesi ad un anno o ammenda fino a € 150.000, in relazione alla gravità dell’inadempienza | |
Svolgimento di attività in stabilimenti non riconosciuti o effettuazione di attività quando il riconoscimento è sospeso o revocato, o che pur essendo condotte presso un impianto riconosciuto, non siano state comunicate all’autorità competente per l’aggiornamento del riconoscimento; | Sanzione amministrativa pecuniaria da € 5.000 a € 30.000 | |
Mancata notifica (presentazione della DIA semplice o differita) all’autorità competente di ogni stabilimento (locale, laboratorio, negozio, pubblico esercizio) che esegue una qualsiasi delle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione di alimenti | Sanzione amministrativa pecuniaria da € 1.500 a € 9.000 | |
Mancata comunicazione all’autorità competente di variazioni o modifiche di attività già registrate per l’aggiornamento della registrazione/DIA | Sanzione amministrativa pecuniaria da € 500 a € 3.000 | |
Mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene (requisiti strutturali) | Sanzione amministrativa pecuniaria da € 500 a € 3.000 | La sanzione viene emessa immediatamente in quanto non è più previsto un termine di prescrizione per l’adempimento (che in passato era di 120 giorni) |
Omessa predisposizione di procedure di autocontrollo igienico sanitario basate sui principi HACCP (quali ad esempio la mancanza del Piano di autocontrollo) | Sanzione amministrativa pecuniaria da € 1.000 a € 6.000 | La sanzione viene irrogata immediatamente in quanto non è più previsto un termine di prescrizione per l’adempimento (che in passato era di 120 giorni) |
Qualora l’autorità competente riscontri delle inadeguatezze nei requisiti e nelle procedure (relativamente al “mancato rispetto dei requisiti di igiene alimentare” o “omessa predisposizione di procedure di autocontrollo”), fissa un congruo temine di tempo entro il quale tali inadeguatezze devono essere eliminate | Sanzione amministrativa pecuniaria da € 1.000 a € 6.000 | La sanzione viene irrogata immediatamente in quanto non è più previsto un termine di prescrizione per l’adempimento (che in passato era di 120 giorni) |
Mancato o non corretta applicazione del Piano di Autocontrollo (HACCP) (Es. Mancata applicazione dei controlli previsti nelle procedure, mancata registrazione dei controlli previsti nelle procedure, mancata esecuzione delle verifiche previste nel piano di autocontrollo quali ad esempio analisi e verifiche da parte di personale tecnico qualificato) | Sanzione amministrativa pecuniaria da € 1.000 a € 6.000 | |
Omessa indicazione sull’etichetta del prodotto alimentare di origine animale del numero di riconoscimento dello stabilimento di produzione | Sanzione amministrativa pecuniaria da € 500 a € 3.000 | |
Immissione in commercio di carni fresche refrigerate o congelate prive di bollatura sanitaria | Sanzione amministrativa pecuniaria da € 3.000 a € 8.000 | |
Mancata predisposizione di sistemi e procedure che consentano di individuare, in qualsiasi momento, chi abbia fornito loro un alimento o qualsiasi sostanza atta a entrare a far parte di un alimento e di individuare le imprese alle quali hanno fornito i loro prodotti (Procedura di tracciabilità e rintracciabilità) | Salvo che il fatto non costituisca reato, Sanzione amministrativa pecuniaria da € 750 a € 4.500 | |
Mancata attivazione della procedura di ritiro dei prodotti non conformi ai requisiti di sicurezza | Salvo che il fatto non costituisca reato, Sanzione amministrativa pecuniaria da € 3.000 a € 18.000 | |
Mancata informazione di attivazione della procedura di ritiro dei prodotti all’autorità competente | Sanzione amministrativa pecuniaria da € 500 a € 3.000 | |
Mancata collaborazione con l’autorità competente al fine di evitare o ridurre i rischi legati ad un alimento | Salvo che il fatto non costituisca reato, Sanzione amministrativa pecuniaria da € 2.000 a € 12.000 | |
Mancata informazione del consumatore dei motivi che hanno determinato l’attivazione della procedura per il ritiro dal mercato, qualora un prodotto sia risultato non conforme ai requisiti di sicurezza | Salvo che il fatto non costituisca reato, Sanzione amministrativa pecuniaria da € 2.000 a € 12.000 |
I corsi di formazione HACCP per alimentaristi, sostitutivi del libretto sanitario, da noi proposti, sono stati strutturati per permettere al candidato di svolgere i programmi di studio (argomenti e tempi) previsti dalle normative regionali, attraverso l’interattività del nostro sito, al termine del percorso formativo verrà rilasciato attestato ai sensi del regolamento CE 852 04
Manuale di autocontrollo alimentare HACCP
Il controllo della corretta manipolazione degli alimenti lungo tutta la filiera, dalla produzione alla conservazione fino alla vendita ovvero al suo stoccaggio, è un obbligo a carico del datore di lavoro che si traduce in valutazione dei rischi, formazione obbligatoria per sé e suoi dipendenti, analisi di laboratorio e appunto redazione del manuale HACCP.