Si è tenuto a Roma il 12 dicembre il workshop, organizzato da INAIL, dedicato a “Biotecnologie, normative e sicurezza“, nel quali si sono ripresi gli argomenti già trattati nel corso della presentazione del CD-Rom “MOGM e Sicurezza in Laboratorio“, realizzato dai ricercatori dell’INAIL nell’ambito dei progetti del CCM (Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie) del Ministero della Salute.
Il workshop si è incentrato sulla sicurezza alimentare e il suo rapporto con l’utilizzo di biotecnologie o per meglio dire dei MOGM, i microrganismi geneticamente modificati che vengono utilizzati in alcuni casi per la produzione di alimenti. Il tema è molto delicato, innanzitutto per la caccia alle streghe che spesso viene effettuata a questo riguardo. Sarebbe molto più logico passare a un’informazione seria e dettagliata su questi argomenti, promuovendo nel contempo l’adozione di serie misure di sicurezza e prevenzione nei laboratori che adottano queste metodologie.
Durante il workshop sono stati toccati anche gli aspetti normativi, infatti in Italia l’utilizzo di OGM è permesso solo a 200 impianti, di cui il 50% al nord. La normativa vigente prevede, infatti, che tutti gli impianti siano soggetti all’analisi degli alimenti prodotti e a rigide procedure di controllo riguardanti notifiche e autorizzazioni, rilasciate dal Ministero della Salute. Obiettivo dichiarato del workshop era quello di fornire ai biotecnologi uno strumento operativo valido, che riassumesse formazione, informazione e divulgazione delle problematiche riguardanti l’utilizzo di organismi geneticamente modificati. Inoltre informarli della normativa europea (Direttiva 2009/41/CE) e rilevativi recepimenti dei vari stati membri.