Nel nostro Paese, come in tutti quelli europei dove si applica il Regolamento (CE) n.882/2004, esiste il Piano Nazionale Integrato (PNI o MANCP). Ogni anno viene stilata una relazione dal Ministero della Salute, nella quale si riportano i controlli effettuati e le criticità rilevate per ciò che riguarda il rispetto degli obblighi normativi sulla sicurezza alimentare dei cittadini.
Nel 2013 sono stati effettuati:
- NAS: 60.900 ispezioni, trovati 13.000 prodotti non conformi
- Ministero delle Politiche agricole: 23.000 test sugli alimenti e 250 sequestri
- Agenzia delle Dogane: esami su 19.482 campioni
- Forestale: 7600 ispezioni e 226 persone denunciate
- ASL: 182.200 verifiche, trovati 21.500 prodotti non a norma
- Capitanerie di Porto: 25.000 verifiche
Le principali problematiche si riscontrano nel settore della ristorazione seguita da produttori e confezionatori. Ancora una spina nel fianco la contraffazione dei prodotti tipicamente Made in Italy, in primis l’olio extravergine d’oliva, seguito da salumi e miele (riscontrate 2.917 contraffazioni). Fra le contaminazioni le preoccupazioni arrivano per l’aumento dei casi di Listeria (nei piatti preparati, nella carne e negli alimenti a base di carne) e Salmonella (negli alimenti a base di carne e uova). Individuati anche casi di Escherichia Coli (prodotti a base di carne, lattiero caseari, pesci, crostacei e molluschi, piatti preparati, cereali e prodotti della panetteria); Yersinia Enterocolitica (prodotti a base di carne); Istamina (prodotti ittici); Stafilococchi (derivati del latte); Muffe (piatti preparati, cereali e panetteria).
I risultati per il primo trimestre 2014
Nel primo trimestre 2014 sono arrivate 787 segnalazioni al sistema di allerta rapido europeo (RASFF), meno 108 rispetto all’anno precedente. Di queste 645 riguardano l’alimentazione umana, 86 l’alimentazione animale e 56 materiali che entrano in contatto con gli alimenti. L’Italia ha trasmesso 135 segnalazioni (148 nel 2013). Cina, India e Turchia sono i Paesi che hanno ricevuto più notifiche a causa di prodotti alimentari irregolari.
La maggior parte delle irregolarità ha riguardato i prodotti della pesca, seguiti da frutta e vegetali, frutta e alimentazione animale. Rispetto al 2013 sono inoltre cresciute le notifiche di irregolarità per alimentazione animale e materiali che entrano in contatto con gli alimenti.
I contaminanti più rilevati sono di origine microbiologica: Salmonella, Norovirus, E. Coli e Listeria monocytogenes. Tra i contaminanti chimici: aflatossine e ocratossina. Numerosi casi di istamina e di sindrome sgombroide.