Sono state 171.327 le ispezioni e 8.051 gli audit effettuati dalle ASL presso gli stabilimenti per alimenti di origine animale nel 2014. Le non conformità rilevate sono 16.946 mentre le unità operative controllate ammontano a 287.823 con un numero di irregolarità che si attesta sui 50.270 in prevalenza nel settore della ristorazione. Questa la situazione illustrata dal ministro della Salute presso la sede dei NAS ove è stata presentata la due giorni dal titolo “Fighting food crime, enforcing food safety”, che si svolgerà il 9 e 10 luglio all’Expo di Milano. “Sono stati verificati 10.757 campioni e 2.008 sono risultati non conformi – ha riferito il Ministro – Per le infrazioni riscontrate sono stati adottati da parte delle Asl 66.628 provvedimenti amministrativi e comunicate al l’autorità giudiziaria 1.115 notizie di reato”. Le non conformità hanno riguardato soprattutto l’igiene del personale, le strutture e l’HACCP.
Nel complesso tra il 2012 e il primi mesi del 2015 i NAS hanno effettuato 126.153 controlli su acque, alimenti, alcolici e ristorazione evidenziando 42.622 segnalazioni di non conformità e un valore dei sequestri pari a 1,4 miliardi di euro.
“L’Italia – ha ricordato Lorenzin – si conferma leader a livello mondiale per le procedure di controllo puntuali e capillari, ma possiamo migliorare dato che le frodi ci costano circa 60 miliardi l’anno”.
Altro asse portante dei controlli risiede nell’attività alle frontiere che ha garantito verifiche documentali su oltre 200mila partite, 25mila spedizioni e 7mila prelievi di campioni, registrando 440 non ammissioni sul territorio comunitario. Le sfide che attendono l’Europa sono quindi enormi e decisive anche in questo campo: tema di strettissima attualità che verrà approfondito nella due giorni di analisi e dibattito all’Expo.