Alcuni comuni italiani hanno, già da molto tempo, realizzato chioschi, anche detti “casette dell’acqua”, presso i quali recarsi per riempire d’acqua le proprie bottiglie, alle volte potendo scegliere perfino tra acqua liscia e acqua frizzante.
La presenza di questi chioschi assolve a una duplice esigenza, da un parte molte di queste strutture sono state realizzate per consentire ai cittadini di utilizzare acqua potabile (si pensi alla presenza di arsenico), dall’altra molte altre sono state realizzate con l’intento di “fare del bene all’ambiente” sia evitando o riducendo sensibilmente l’utilizzo della plastica sia promuovendo il c.d consumo a km 0.
Queste strutture, in quanto assimilabili a qualsiasi altro esercizio pubblico, devono rispettare le norme igienico sanitarie previste per legge per la somministrazione di bevand
A tal proposito, sul sito del Ministero della Salute, è stato di recente pubblicato un manuale per la prassi igienica dei chioschi dislocati nelle varie città italiane, intitolato “Manuale di corretta prassi igienica per la distribuzione di acqua affinata, refrigerata e/o gasata da unità distributive automatiche aperte al pubblico”. Il documento in formato PDF può essere scaricato a questo link.
Sono 70 pagine suddivise per capitoli, quali:
- Introduzione
- Scopo e campo di applicazione
- Definizioni e terminologia
- Normativa
- Descrizione dei processi produttivi
- Analisi dei pericoli e rischi specifici
- Corretta prassi igienica
- Sistema di autocontrollo
- Igiene e formazione del personale
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