L’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato la partecipazione al progetto europeo TDS Exposure, che ha lo scopo di individuare contaminanti nei cibi che possono compromettere la sicurezza alimentare dei consumatori. Diverse indagini scientifiche e analisi chimiche sugli alimenti hanno individuato la presenza di metalli, residui di pesticidi, diossine altre sostanze nocive. Il progetto TDS Exposure coinvolge 19 Paesi ha lo scopo di perfezionare e standardizzare il monitoraggio dell’esposizione a contaminanti chimici. Altro obiettivo del progetto è quello di analizzare alcuni componenti alimentari che finora non hanno avuto la giusta attenzione, in maniera da conoscerne le qualità nutrizionali.
Tutto il progetto si basa sui TDS – Total Diet Studies – ovvero ricerche che prendono in considerazione la dieta nel suo complesso e non i singoli alimenti. Vengono raccolti campioni di cibo, trasformati poi in laboratorio come si fa in casa (ad esempio la cottura alla griglia della carne o la cottura della pasta) e solo a questo punto viene eseguita un’analisi chimica. Una volta ottenuti i dati si farà un rapporto con il consumo medio degli alimenti analizzati, riuscendo così ad avere un prospetto del rischio e dell’esposizione a determinati componenti.
A questo proposito l’ISS – centro TDS nazionale – ha già attivato un progetto su scala nazionale per calcolare l’esposizione tra le varie fasce di popolazione e dividendo i consumatori per sesso e per età, valutando nello specifico i casi di forti consumatori di una singola tipologia alimentare. Il progetto è diretto da Francesco Cubadda, che spiega: “Abbiamo raccolto migliaia di campioni alimentari nel periodo 2012-2014, in quattro città rappresentative del Nord-Est, del Nord-Ovest, del Centro, del Sud e delle Isole. Li abbiamo trasformati in laboratorio ottenendo blocchi di matrici alimentari, ovvero categorie, che poi siamo andati ad analizzare chimicamente. Nel 2015 ci aspettiamo i primi risultati”.