Passaporto per bovini e bufalini: addio. Dal 1 maggio 2015, infatti, non sarà più obbligatorio per i servizi veterinari delle A.S.L. rilasciare il documento di riconoscimento all’atto dell’iscrizione dei capi alla Banca Dati Nazionale.
Il sistema anagrafico messo a punto dal Ministero della Salute, ha consentito di eliminare (come previsto della normativa europea) l’obbligo di rilascio della documentazione cartacea per gli esemplari nati in Italia dopo il primo maggio e movimentati sul territorio nazionale.
Rilasciato per certificare la corretta iscrizione degli animali alla Banca Dati Nazionale delle anagrafi zootecniche consentiva di garantire le relative informazioni anagrafiche, i dati dell’allevamento di nascita, i passaggi di proprietà e gli spostamenti.
Oggi tali informazioni sono già contenute all’interno della Banca Dati stessa superando la necessità del rilascio del “documento” e soprattutto rappresentando finalmente un concreto atto di semplificazione burocratica e amministrativa in nome dell’innovazione tecnologica grazie alla quale viene anzi migliorata la tracciabilità.
L’obbligo di emissione rimane in vigore, tuttavia, per i bovini e i bufalini destinati a scambi intracomunitari o esportati verso Paesi Terzi.