Nuove tecnologie e stili alimentari: questo il nome del recente studio commissionato dal Ministero della Salute, gestito dall’Ordine degli Psicologi del Lazio e condotto da un pool multidisciplinare di professionisti. Studio che ha analizzato il modo in cui le condotte alimentari e l’approccio al cibo possano essere correlati alle nuove tecnologie digitali.
Cellulari
Smartphone a tavola, principalmente, ma anche televisioni, tablet e device elettronici. Il campione su cui si è basata l’analisi dei dati è rappresentato da adolescenti e pre-adolescenti di età compresa tra 11 e 15 anni, tutti provenienti dagli istituti secondari di primo grado e nel biennio degli istituti secondari di secondo grado della Regione Lazio.
Dalla ricerca è emerso come l’utilizzo giornaliero dei device tecnologici influenzi la condotta alimentare a rischio. Nello specifico, al maggiore utilizzo dello strumento è connesso un più alto consumo calorico.
Rispetto al campione analizzato, 9 ragazzi su 10 dichiarano di utilizzare uno smartphone durante almeno uno dei pasti della giornata; mentre sono 7 i ragazzi su 10, che considerano l’utilizzo dello smartphone durante il pasto un bisogno positivo di socializzazione (Social Network).
Dati che possono anche allarmare, se rapportati con i numeri associati all’utilizzo dei dispositivi elettronici nel nostro paese: l’87,4% della popolazione tra 11 e 74 anni, infatti, accede ad internet da qualsiasi luogo e strumento. Parliamo di 42 milioni di persone. Tra questi, 11,4 milioni accedono da smartphone e tablet. Un trend che mostra una crescita del 2,2% annuo.
Aspetti psicologici dell’alimentazione
Come già citato, il dato più concreto dello studio è quello che conferma la correlazione tra utilizzo del dispositivo elettronico e maggior assunzione di calorie. In particolare, c’è un evidenza significativa tra l’utilizzo di tali strumenti e la possibilità di generare condotte alimentari a rischio clinico.
Anche il ruolo dei genitori, inteso come controllo dell’utilizzo dei dispositivi durante il pasto, sembra avere un impatto sullo stile alimentare dei ragazzi: sia l’eccessivo controllo che l’assenza di regole possono infatti concorrere a generare condotte alimentari disfunzionali.