Il rischio vibrazioni è uno dei rischi previsti nella valutazione in azienda per garantire la salute dei lavoratori. Ma di cosa si tratta precisamente? Quando parliamo di vibrazioni ci riferiamo alle oscillazioni meccaniche propagate rispetto ad un punto di riferimento e trasmesse attraverso corpi solidi. In ambito lavorativo queste oscillazioni possono essere causate, ad esempio, dall’utilizzo di strumenti da parte di un lavoratore ma giungere anche a chi non è a contatto diretto con l’utensile per via della trasmissione delle vibrazioni attraverso una superficie.
La valutazione del rischio vibrazioni può essere effettuata tramite una misurazione sul campo attraverso specifici strumenti oppure attraverso l’analisi di dati di riferimento. Tra gli aspetti da prendere in considerazione durante la valutazione:
- Tempo di esposizione;
- Direzione di propagazione;
- Estensione della zona di contatto con l’oggetto che vibra (mani, piedi ecc.);
- Caratteristiche fisiche delle vibrazioni ;
- Modalità di trasmissione.
L’esposizione umana a vibrazioni meccaniche può rappresentare un grave fattore di rischio per il lavoratore, per questo l’art. 202 del D.Lgs. 81/2008 prescrive l’obbligo, da parte dei datori di lavoro, di valutare il rischio da esposizione a vibrazioni meccaniche. Gli aspetti da analizzare, come abbiamo visto, sono diversi e complessi, è quindi importante eseguire una valutazione delle vibrazioni professionale grazie a personale qualificato che elabori relazioni tecniche con relative schede di esposizione per ogni singolo lavoratore.