L’ultima riunione della Commissione Codex Alimentarius che si è tenuta a Roma dal 2 al 7 luglio a portato alcuni cambiamenti per ciò che riguarda la sicurezza alimentare, sono state infatti date indicazioni circa le quantità massime di alcune sostanze e riguardo la conservazione di alimenti tipicamente estivi, come melone e molluschi.
Il livello massimo di melamina è stato portato da 0.15 mg/kg, dai precedenti 2 mg/kg. La melamina è contenuta in alimenti per neonati per aumentarne il livello proteico, ma in concentrazioni elevate può essere letale, ecco il perché della decisione della commissione.
Anche i livelli massimi di aflatossine hanno subito delle modifiche, il limite è di 10 mg/kg nei fichio secchi. Queste sostanze derivano dalle muffe e diventano tossiche se in alte quantità. La commissione ha anche stabilito precise procedure per eseguire l’analisi degli alimenti per testarne la presenza.
Come anticipato anche per il melone sono state stabilite alcune regole, questo frutto, molto consumato nel periodo estivo, è facilmente soggetto all’insediamento di batteri nella sua polpa. Ecco perché la commissione ha stabilito alcune procedure che chi si occupa della sua somministrazione deve eseguire: deve essere tagliato con coltelli che vengono regolarmente igienizzati, una volta tagliato deve essere immediatamente avvolto e poi conservato a temperature non superiori ai 4°C.
Infine molluschi, cozze, vongole, ostriche e altri frutti di mare. È risaputo che legate a questi ottimi e amati alimenti sono legate molte tossinfezioni, anche perché se ne fa un uso a crudo. Fra tutte la commissione ha stabilito le procedure di food-borne viruses, specifiche per l’analisi della presenza di virus, molto più resistenti dei batteri sia al calore che al gelo. I maggiori controlli saranno effettuati sull’analisi delle acque di coltivazione, poiché è qui che è più facile che si annidino i virus.